Seminogramma

Un’analisi per valutare la qualità del seme

Il seminogramma o spermiogramma è uno studio di base di un campione di sperma.

Questa analisi ci aiuta a definire il potenziale fertile del maschio, poiché determina le caratteristiche fisiche e chimiche del liquido seminale, nonché la concentrazione e la mobilità degli spermatozoi.

Quando è consigliato

In generale, è consigliato alle coppie che hanno avuto rapporti non protetti per 12 mesi e non sono riuscite a concepire.
Questo esame può aiutare a individuare problemi di sterilità di origine maschile che riguardano il 40% circa delle coppie con problemi di concepimento.

Eccezionalmente, può essere indicato anche in altre circostanze, per esempio dopo traumi a carico dei genitali o torsione testicolare, infezione delle vie seminali (orchiepididimite), o chirurgia genitale (per esempio intervento per criptorchidismo mono o bilaterale) o dopo una terapia sistemica che possa compromettere la fertilità, come l’assunzione di anabolizzanti oppure radioterapia o chemioterapia.

Cosa rileva

Il seminogramma consente di individuare alcune alterazioni che possono causare sterilità, come un numero molto ridotto di spermatozoi, eventuali problemi di motilità o alterazioni morfologiche degli spermatozoi, oppure la presenza nel seme di emazie (globuli rossi) o leucociti (cellule del sistema immunitario), un possibile indicatore d’infezione.

Perché è utile

L’indagine è molto utile per instaurare diverse terapie e stabilire l’opportunità d’eseguire o meno specifici studi genetici aggiuntivi.

Inoltre, consente di valutare la necessità di ricorrere a un’inseminazione artificiale o ad altre opzioni qualora sia necessario adottare una tecnica di riproduzione assistita.

Cosa considerare prima del test

Per ottenere risultati validi, è necessario soddisfare questi requisiti:

  • Astenersi dai rapporti sessuali per 3-6 giorni prima del test.
    Astenersi dai rapporti sessuali per 3-6 giorni prima del test.
  • Non si deve aver avuto una malattia febbrile nel mese precedente.
    Non si deve aver avuto una malattia febbrile nel mese precedente.
  • Il campione si ottiene con la masturbazione ed è importante raccogliere tutto l'eiaculato.
    Il campione si ottiene con la masturbazione ed è importante raccogliere tutto l'eiaculato.
  • Per raccogliere lo sperma si deve usare un contenitore sterile a bocca larga (non usare il preservativo).
    Per raccogliere lo sperma si deve usare un contenitore sterile a bocca larga (non usare il preservativo).
  • Il campione deve essere consegnato ai laboratori entro un'ora dalla raccolta.
    Il campione deve essere consegnato ai laboratori entro un'ora dalla raccolta.

Perché scegliere proprio noi

Laboratorio interno

Disponiamo di un nostro laboratorio di Andrologia dotato di un sistema automatizzato che garantisce analisi di alta precisione.

Rapidità

Siamo in grado di produrre i risultati in due ore.

Professionalità

Disponiamo di un’équipe di biologi e medici specializzati con esperienza in andrologia.

Analisi approfondite

Le nostre analisi ci permettono di stabilire la concentrazione, motilità, vitalità e morfologia degli spermatozoi, nonché la presenza di leucociti nel campione seminale. Se indicato, analizziamo anche le caratteristiche biochimiche dello sperma nel plasma seminale.

Garanzia di qualità

Il nostro laboratorio è conforme agli standard di qualità più esigenti, in quanto certificato ISO 9001 e accreditato per le buone pratiche cliniche e di laboratorio dall’ESHRE (European Society of Human Reproduction and Embryology).

Testimonianza

Luis, 44 anni, Saragozza

“Io e mia moglie non avremmo mai pensato di poter avere problemi a concepire un figlio, e siccome lei è giornalista e ha orari di lavoro complicati, abbiamo continuato a rimandare il momento. Quando poi la decisione è stata presa, abbiamo provato per più di 10 mesi, ma niente. Allora abbiamo chiesto un parere medico. Credevo che tutto il processo sarebbe stato lungo e complesso, ma con la prima analisi del seme è stato individuato un problema di motilità degli spermatozoi. A questo punto abbiamo deciso di ricorrere all’iniezione intracitoplasmatica (ICSI) e siamo andati a segno già al primo tentativo! Siamo stati fortunati, sicuramente, ma la decisione migliore è stata quella di fare dei controlli.”