La ricezione di embrioni donati è un trattamento di riproduzione assistita che presenta molti vantaggi: è molto più veloce e comodo, permette di evitare esami diagnostici intermedi, e il suo costo è inferiore a quello della maggior parte dei trattamenti più comuni, come la fecondazione in vitro o l’ovodonazione. Ma è un’opzione che raramente viene contemplata fin dall’inizio, dal momento che la maggior parte delle donne e delle coppie che desiderano diventare genitori vogliono, se possibile, utilizzare i propri ovuli e il proprio seme.

Tuttavia, in molti casi rappresenta la migliore opzione, o addirittura l’unica possibile. Normalmente è un trattamento indicato alle coppie che necessitano sia di seme che di ovociti donati o alle donne che necessitano di entrambi i gameti provenienti da donazione. Viene consigliato inoltre alle coppie con un passato di aborti ripetuti o di fallimenti ricorrenti di impianto dell’embrione dopo aver eseguito diversi cicli di fecondazione in vitro.  Ma poiché si tratta di una diagnosi che nessuno si aspetta, spesso è necessario concedersi del tempo per pensarci su prima di prendere una decisione a riguardo. Questo è ciò che viene chiamato “lutto genetico” e comporta la rinuncia al fatto che si possa trasmettere il proprio patrimonio genetico ai propri figli.

Un aspetto molto importante da tenere a mente è che esistono diversi studi che dimostrano che l’ambiente in cui si sviluppa il bambino e le sue esperienze influiscono nell’espressione dei geni. Inoltre, anche l’amore che riceve, i valori trasmessi, l’educazione e il modo di pensare definiscono la sua personalità, quindi la genetica non è tutto. È infatti dimostrato che, una volta superata questa fase di “lutto”, viene recuperato l’entusiasmo e l’esperienza mostra che le coppie e le donne che si decidono per la donazione di embrioni si sentono molto soddisfatte della loro decisione.

È, in ogni caso, normale avere dei dubbi. In questo post, rispondiamo ad alcune domande frequenti che molte pazienti ci rivolgono, ma, se sei interessata ad avere maggiori informazioni, puoi richiedere una visita con le biologhe del programma di donazione di Ovociti ed Embrioni di Dexeus Mujer.

È vero che non c’è una lista d’attesa?

In generale, l’accesso è abbastanza diretto quando il centro dispone di embrioni che sono stati ceduti da altre coppie o donne, che hanno già fatto tutti gli esami diagnostici necessari e che hanno dato il loro consenso preventivo affinché questi embrioni possano essere donati altruisticamente ad altre donne o coppie che ne hanno bisogno. Di solito, il tempo di attesa può essere di circa tre mesi.

Nella scelta si tiene conto delle caratteristiche fisiche dei futuri genitori o riceventi?

Sì, la selezione viene sempre fatta facendo attenzione a che l’embrione condivida con i futuri genitori una serie di caratteristiche: gruppo sanguigno e Rh compatibili, etnia, caratteristiche fisiche (colore della pelle, colore degli occhi, colore e tipo di capelli…), affinché vi sia una certa somiglianza, sebbene questa non sia un requisito essenziale, se i genitori sono aperti ad altre opzioni. Ogni essere umano, infatti, è unico e quindi non possiamo pretendere che il risultato della donazione sia un “nostro clone”. Il desiderio di essere genitori deve prevalere su tutto.

È necessaria un’indicazione medica per scegliere questo trattamento?

Sì, poiché se la paziente può utilizzare i propri gameti, non è necessario ricorrere alla donazione di embrioni. Molto probabilmente il tuo ginecologo ti parlerà di questa opzione se non vede un’alternativa.

È vero che il trattamento è più semplice?  

La preparazione dell’endometrio è più semplice della stimolazione ovarica per la fecondazione in vitro. Inoltre, sono necessarie meno visite e meno farmaci, quindi il costo complessivo è ridotto.

Qual è la percentuale di successo?

La percentuale di successo complessiva è del 50%, poiché l’età dell’ovocita al momento della generazione dell’embrione deve essere necessariamente inferiore a 35 anni. In ogni caso, è impossibile generalizzare, data l’esistenza di altri fattori che possono intervenire sull’esito del trattamento, come la ricettività dell’utero della ricevente.

Bisogna seguire una procedura legale?

I donatori devono firmare un contratto di cessione e il consenso informato e disporre di un test sierologico aggiornato che confermi di non avere malattie infettive o trasmissibili geneticamente. Anche i riceventi devono firmare un contratto e un consenso informato, ma si tratta di una documentazione che viene gestita dal centro dove effettuano il loro trattamento.

È possibile avere più embrioni dagli stessi donatori, nel caso in cui volessimo avere due figli che siano fratelli tra loro?

In linea di principio, a ciascun paziente viene assegnato un embrione. Gli embrioni avanzati della stessa donazione non possono essere riservati, vengono donati.

Speriamo che queste informazioni ti siano utili! E, se hai qualche dubbio, lasciaci un commento.